Premessa: le lacrime sui volti dei miei alunni non le dimenticherò mai.
Detto ciò, posso dire che questa mattina la segreteria della scuola mi ha comunicato che è arrivato l'avente diritto.
Pertanto, il mio servizio si sarebbe concluso oggi pomeriggio, in quanto l'indomani ci sarebbe stata già l'insegnante.
Purtroppo e a malincuore ho preferito dare io la notizia ai miei studenti, i quali hanno preso malissimo la cosa. E' ovvio e naturale, visto che abbiamo passato un bellissimo anno insieme e adesso, che ero appena arrivata, già dovevo andare via.
Mi sono trovata in una condizione che non auguro a nessuno, ossia quella di dover lasciare i propri studenti, con i quali si è creato un bellissimo rapporto, con i quali ho costruito un percorso di lavoro da fare invidia a chiunque. Questo non è bastato. La continuità pedagogica educativa a quanto pare NON basta.
E di ciò ringrazio il Ministro. Grazie per aver fatto piangere i miei alunni, per aver demolito in loro l'idea di una 'buona scuola', per toglierli la passione per l'Inglese. Eh sì, perché adesso che pretende? Che continuino ad amare la mia disciplina perché c'è l'insegnante nuova? Perché lei è convinta che i miei studenti l'accetteranno?
Non credo proprio.
Magari, forse con il tempo. Ma quale tempo? Quando ci rimarrà solo un anno.
Mi chiedo ma è veramente proficuo mettere in atto azioni del genere? Cambiare insegnanti ogni tre per due è socialmente utile ai fini educativi?
La vuole, cara Ministra, una risposta da una che di pedagogia ne mastica qualcosa?
NO. Non è utile, affatto. I bambini hanno bisogno di una figura di riferimento, costante, ferma. Loro hanno bisogno di certezze, di una persona che li sostenga, che li aiuti, che li ami...
Noi insegnanti siamo il loro faro, un rifugio sicuro. E voi volete togliere a queste creature ciò che loro tengono di più al mondo dopo la famiglia? Non vi sentite un po' sporchi dentro?
Premetto che non sono una madre, per il momento non ho figli, non potrei visto che non mi si garantisce un lavoro stabile e nella stessa situazione è anche il mio fidanzato, ma vi posso giurare che ciò che ho provato oggi, guardando negli occhi i miei alunni, vedendo il loro dolore e il loro dispiacere, credetemi mi si è spezzato il cuore. Ho provato dolore anche io e non sapevo come fare a calmarli, non sapevo come placare il loro dolore, i loro singhiozzi e il loro pianto. Avrei voluto che accadesse tutto fuorché vedere i miei bambini soffrire.
Non c'è immagine peggiore di vedere bambini di otto-nove anni piangere, soffrire perché perdono la loro insegnante preferita. Loro la vivono come un lutto e anche io lo vivo con un lutto, non solo perché ho perso il mio incarico, ma soprattutto perché ho perso loro, ho perso la gioia di entrare in classe e vedere loro che mi accolgono a braccia aperte, con un abbraccio, con un bacio, con un "sai maestra cosa mi è successo..". Ho perso l'opportunità di poter condividere con loro altri momenti indimenticabili...
Come loro, io sono a pezzi. Complimenti MIUR e Ministra, in pagella vi metto NON CLASSIFICATO, perché darvi un numero o una valutazione in lettere è troppo e non ve la meritate.
Maestra Sorriso