non so se siete a conoscenza, ma ultimamente il MIUR ha deciso di aprire dei corsi, detti PAS, per abilitare gli insegnanti diplomati - precari o meno - con lo scopo di entrare subito di ruolo.
Bene, è un gesto nobile da parte del MIUR di voler inserire gli ultimi precari nel mondo scolastico, in quanto anche loro hanno il diritto di avere una occupazione a tempo indeterminato. Ricordo che sono stati già assunti 11.268 docenti ed educatori e 672 presidi in tutti Italia. [fonte: Repubblica.it]
Il punto è che tali corsi hanno creato scalpore a livelli universitari, per il semplice fatto che a noi giovani viene richiesta la laurea in Scienze della Formazione Primaria che è l'UNICA in grado di abilitare all'insegnamento, vedasi L. 169/08, art. 6 [attualmente in vigore]:
Art. 6.
Valore abilitante della laurea in scienze della formazione primaria
Valore abilitante della laurea in scienze della formazione primaria
Dato che sono una studentessa, anche se sono al termine della mia carriera universitaria, prendendo la notizia dell'attivazione dei PAS, mi sono chiesta perché il MIUR ha intenzione di umiliarci in questo modo.
Ricordo perfettamente quando, dopo essermi diplomata al liceo socio-psicopedagogico, decisi di portare il mio CV presso le scuole dell'infanzia private per avere un posto di lavoro. In ambito statale è tutto molto diverso, vi sono delle graduatorie, che adesso sono state chiuse, e cercavo comunque delle informazioni per potervi accedere. A questo punto, mi hanno riferito sia insegnanti che presidi il requisito per poter lavorare a scuola. Il requisito è semplice e facilmente intuibile: laurea in Scienze della Formazione Primaria. Codesta facoltà rilascia assieme al diploma di laurea il certificato di abilitazione all'insegnamento. Abilitazione conferita grazie alle 240 ore di tirocinio svolte, quindi non si viene abilitati per niente. Ecco, qui mi sorgono spontanee numerose domande: vi sembra giusto abilitare persone non idoneamente formate facendo SOLO un corso di sei mesi, quando noi facciamo 4 anni? Vi sembra giusto annichilire i nuovi laureati, abilitati e preparati professionalmente per fare spazio ai "diplomati PAS"? Vi sembra giusto che i neo laureati in S.F.P. siano considerati l'ultima ruota del carro? Vi sembra giusto che i docenti laureati siano privati di entrare nella GAE? Non vi sembra un po' un diritto di tutti entrare a far parte delle GAE come hanno fatto i diplomati? Perché i laureati non hanno questa "corsia preferenziale" per poter avere la cattedra? Perché dobbiamo essere noi quelli svantaggiati? Vi sembra giusto che un diplomato dopo aver fatto il corso PAS superi un laureato in 110 e LODE? E per di più, vi sembra giusto che un "diplomato PAS" venga inserito nella nostra fascia nelle graduatorie di istituto?
Noi ci dobbiamo fare 4-5 ANNI DI STUDIO ACCADEMICO per poter essere abilitati e per poter accedere alle GI mentre a LORO bastano solamente 6 MESI DI CORSO? Come è possibile?
Per favore non mi venite a dire che questa è PARI OPPORTUNITA', perché sapete benissimo che affermare una cosa del genere vuol dire ignorare l'evidenza!
Vi invito tutti a riflettere. Secondo voi è giusto aprire i PAS, abilitare i diplomati e screditare, di conseguenza, un laureato abilitato all'insegnamento? A voi la parola.
∞Maestra Benedetta.
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